Discussione:
Travature Ipertstatiche?
(troppo vecchio per rispondere)
b***@hotmail.it
2008-08-18 08:07:26 UTC
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Ciao a tutti/e, in merito alla tipologia di travature in
oggetto...solitamente per la loro risoluzione sono solito ridurre il
grado di iperstaticita fino all'isostaticita, "abbattendo" qualche
vincolo o sostituendolo con un altro, aggiungendo la caratterizzazione
statica del vincolo rimosso che è chiamata IPERSTATICA; mi e vi
chiedo: tra i tanti vincoli presenti con che criterio scegliamo il
vincolo da rimuovere/sostituire?

Confdo in una vostra risposta.

Buona giornata
Pinco Pallino
2008-08-18 08:34:47 UTC
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Post by b***@hotmail.it
Ciao a tutti/e, in merito alla tipologia di travature in
oggetto...solitamente per la loro risoluzione sono solito ridurre il
grado di iperstaticita fino all'isostaticita, "abbattendo" qualche
vincolo o sostituendolo con un altro, aggiungendo la caratterizzazione
statica del vincolo rimosso che è chiamata IPERSTATICA; mi e vi
chiedo: tra i tanti vincoli presenti con che criterio scegliamo il
vincolo da rimuovere/sostituire?
Confdo in una vostra risposta.
Buona giornata
Il criterio è quello di scrivere equazioni di congruenza il più
possibile semplici. Ad esempio, personalmente utilizzo spesso il metodo
cosiddetto dei telai piani. Questo metodo consiste nel sostituire a
tutti gli incastri (interni o esterni che siano) delle cerniere e
nell'aggiungere di conseguenza incognite iperstatiche di momento. Le
equazioni di congruenza sono tutte nelle rotazioni gli estremi di una
trave semplicemente appoggiata.
Con un criterio di svincolo così disinvolto potrebbe capitare che la
struttura svincolata sia un cinematismo (nel qual caso la struttura è un
telaio a nodi mobili): in questo caso, oltre alle equazioni di
congruenza devi scrivere un equazione del principio dei lavori virtuali
che comporta l'analisi cinematica. Difetti: hai bisogno di un prontuario
con le rotazioni elastiche nei vari casi di carico.

Se non hai dimestichezza con la cinematica dei sistemi di travi (centri
di istantanea rotazione e robe simili) un ottimo metodo è quello del
principio dei lavori virtuali sugli spostamenti elastici. Difetti: se
hai una struttura N volte iperstatica comporta la soluzione di N+1
strutture isostatiche e la soluzione di un numero abbastanza elevato di
integrali semplici.

Per il resto non esiste una regola fissa per eliminare i vincoli: ogni
struttura fa storia a se. L'unico suggerimento può essere quello di
eliminare i vincoli in modo tale che sulle strutture ci siano dei tratti
in cui il momento flettente diventi nullo a tratti per rendere più
semplice la soluzione degli integrali.

Spero di essere stato chiaro.
pikappa
2008-08-18 10:16:31 UTC
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<***@hotmail.it> ha scritto nel messaggio news:25070305-f7c5-4fb1-ac3e-***@c65g2000hsa.googlegroups.com...
Ciao a tutti/e, in merito alla tipologia di travature in
oggetto...solitamente per la loro risoluzione sono solito ridurre il
grado di iperstaticita fino all'isostaticita, "abbattendo" qualche
vincolo o sostituendolo con un altro, aggiungendo la caratterizzazione
statica del vincolo rimosso che è chiamata IPERSTATICA; mi e vi
chiedo: tra i tanti vincoli presenti con che criterio scegliamo il
vincolo da rimuovere/sostituire?

Non c'è un criterio particolare soprattutto se risolvi le travi con metodi
analitici (equazioni di congruenza, metodo di Castigliano, ecc). Anzi ti
consiglio di provare, per esercizio, a risolvere gli stessi sistemi
iperstatici in diversi modi.

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