Discussione:
Teali a nodi fissi enon
(troppo vecchio per rispondere)
b***@hotmail.it
2008-08-25 11:57:24 UTC
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Ciao a tutti/e,

ho un telaio costituito da due piedritti e una trave ad essi poggiata;
i piedritti sono vincolati al suolo per mezzo di incastro;

sostituendo gli incasti (al suolo dei piedritti) e gli unici due nodi
con cerniere....il mio libro afferma che il sistema diventa isostatico/
iperstatico.

Senza saper ne leggere e scrivere, io dico che inserendo le cerniere
ai nodi ottengo 3 tronconi di trave = 9 gradi di liberta nel piano a
cui devo sottrarre i "vincoli" ovvero:

2 * 2 cerniere interne
2 * 2 cerniere esterne (quelle alla base dei piedritti per intenderci)

Cioè 9-8= 1 la struttura mi risulta labile.

Dove sbaglio.

Non ci crederete ma mi sto' mangiando la testa....chiedo a voi
pertanto supporto.

Grazie
Pinco Pallino
2008-08-25 12:30:18 UTC
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Post by b***@hotmail.it
Ciao a tutti/e,
ho un telaio costituito da due piedritti e una trave ad essi poggiata;
i piedritti sono vincolati al suolo per mezzo di incastro;
sostituendo gli incasti (al suolo dei piedritti) e gli unici due nodi
con cerniere....il mio libro afferma che il sistema diventa isostatico/
iperstatico.
Senza saper ne leggere e scrivere, io dico che inserendo le cerniere
ai nodi ottengo 3 tronconi di trave = 9 gradi di liberta nel piano a
2 * 2 cerniere interne
2 * 2 cerniere esterne (quelle alla base dei piedritti per intenderci)
Cioè 9-8= 1 la struttura mi risulta labile.
Dove sbaglio.
Non ci crederete ma mi sto' mangiando la testa....chiedo a voi
pertanto supporto.
Grazie
Infatti non sbagli. E' il tuo libro che sbaglia. Infatti il tuo è un
telaio è a nodi mobili, cioè un telaio originariamente iperstatico (il
grado di iperstaticità non conta) che una volta svincolato (sostituendo
gli incastri sia interni che esterni con delle cerniere e con le
rispettive incognite iperstatiche di momento) da origine ad un
cinematismo (cioè ad una struttura labile). La determinazione delle
incognite iperstatiche si effettua scrivendo le equazioni di congruenza
delle rotazioni (assolute per i vincoli esterni e relative per i vincoli
interni) e un numero di equazioni di PLV (quanti sono i gradi di
libertà). Ovviamente la scrittura del PLV richiede l'analisi cinematica
preliminare del cinematismo (centri di istantanea rotazione e quant'altro).

Qualora la struttura svincolata risultasse isostatica la soluzione si
ottiene unicamente ricorrendo alle eq. di congruenza. In questo caso si
parla di telaio a nodi fissi.

Spero di essere stato utile.
Andrea1717
2008-08-26 22:10:36 UTC
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..taglio!

Vorrei precisare che un telaio a nodi fissi non è per forza iperstatico e un
telaio a nodi spostabili non è per nulla labile.

Le definizioni nodi fissi e nodi spostabili riguardano gli effetti del
secondo ordine.

Se la struttura si deforma poco allora si possono trascurare gli effetti del
secondo ordine e quindi si calcolano le azioni come se la struttura avesse i
nodi fissi (anche se in realtà non sono)....se invece la srtuttura si
deforma molto per valutare con maggiore accuratezza l'effetto delle azioni è
necessario ragionare sulla struttura deformata e allora si tengono in conto
gli effeti del secondo ordine e si parla di telai a nodi spostabili.

Qual è la demarcazione tra nodi fissi e spostabili? Entrambi i telai a nodi
fissi o spostabili "devono" essere per forza iso o iperstatici. Poi dipende
dal moltiplicatore critico dei carichi. un telaio labile è labile non a
nodi spostabili perché i nodi vanno a spasso. Anche in una struttura xxxx
volte iperstatica i nodi si spostano! il problema è poter dire se il loro
spostamento è trascurabile o no.

Le moderne normative per strutture in acciaio (di CA o CAP non me ne
intendo) definiscono il fattore 10 per il moltiplicatore critico come
demarcazione tra telai a nodi fissi e nodi spostabili.

saluti, Andrea.

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